La sua è una ricerca pittorica essenzialmente riconducibile ai temi e al linguaggio del mito, che riesce a tradurre in opere d’arte dalle atmosfere fantastiche, simboliche o surreali.
Alexa (Alessandra all’anagrafe) Cesaroni di Ariccia, in provincia di Roma, è una delle rinomate artiste che illustrano il mondo del fantastico. Da anni collabora con le “Edizioni Della Vigna” e illustra romanzi e racconti di scrittori di fantascienza italiani ma anche stranieri. Diplomata all’Istituto d’Arte e laureata in Disegno industriale a “La Sapienza” di Roma, grafica pubblicitaria Alexa è anche pittrice.
Ha esposto soprattutto a Roma e Firenze.
Il suo è uno stile figurativo e lavora prevalentemente a olio e pastello secco, realizzando dipinti unici e in serie. Numerosi sono i riconoscimenti ricevuti nei concorsi d’arte e di design: finalista al Premio Italia, nel 2015 si è conquistata un bel terzo posto alla Mostra nazionale del Pastello di Sabaudia.
Ama viaggiare soprattutto nelle città d’arte e tra le bellezze naturalistiche del Belpaese e quanto prima avvererà il suo sogno di fare un lungo tour tra Inghilterra, Scozia e Irlanda, magari ascoltando brani del suo gruppo preferito, i Police.
Ex pallavolista, oggi nel tempo libero si dedica all’astronomia, alle letture di mitologia classica, di storia dell’arte, ai romanzi di fantascienza e dell’800 e 900 con una predilezione per le sorelle Brontë.
Alexa quando parli di arte (e di lavoro nel tuo caso) evidenzi che il tuo percorso è incentrato sulla ricerca della tua identità. Allora, prima di tutto toglici una curiosità, come comincia questa tua ricerca?
Il disegno mi accompagna praticamente da sempre, sin da bambina disegnavo più dei miei coetanei. Le scuole medie hanno segnato un periodo in cui le prime nozioni tecniche mi hanno permesso di sviluppare ancora di più quello che era il mio linguaggio preferito, più della parola. Ho un carattere introverso e preferisco esprimermi più con le immagini che con le parole, ancora oggi.
Invece, dal punto di vista professionale come è cominciata la tua carriera?
Circa dieci anni fa è nata la mia collaborazione con la casa editrice “Edizioni della Vigna”, è stata la mia prima esperienza come disegnatrice, già dipingevo da molti anni ma a livello amatoriale, mentre frequentavo gli studi.
É stato anche il mio primo approccio al genere della fantascienza. Conoscevo come molti il genere cinematografico (Star Wars, Star Trek, o serie come Spazio 1999) ma la letteratura mi era assolutamente sconosciuta. Per questo ancora oggi leggo i romanzi o racconti che poi ho il compito di illustrare. Non ho una grande conoscenza di tutto ciò che è la fantascienza italiana o internazionale e come illustratrice non so se è un bene o un male, è un fatto!
Tra le principali fonti di ispirazione per te c’è la storia e il mito…
Sì, la principale fonte di ispirazione è la storia. Tutto ha una storia, tutto ha un passato, un presente e un futuro.
Una persona/personaggio, un oggetto, un pensiero. In questo senso le storie mitologiche e quelle fantascientifiche hanno molto in comune, ad esempio il tempo.
Quando dipingo ambisco a congelare il tempo, quando illustro esiste anche un prima e un dopo di cui tenere conto.
E sotto l’aspetto della concretezza come crei un soggetto, come procedi? Che tipo di approccio hai?
Inizialmente in modo riflessivo, poi progettuale e nella parte realizzativa in modo più istintivo. In pittura scelgo la fluidità dell’olio oppure il corpo asciutto del pastello, due tecniche agli antipodi per effetto finale ed esecuzione, ma entrambe dotate di una resa corposa dei colori potente ed emozionante.
Nell’ illustrazione cerco di creare un’immagine che sintetizzi alcuni elementi della storia, combinandoli in modo simultaneo, soprattutto se l’immagine andrà poi in copertina. Diverso il discorso se invece si tratta di una illustrazione interna, relativa a un punto preciso della narrazione. Parto da immagini fotografiche per visualizzare gli elementi, studio una composizione disegnando prima a mano poi trasferendola in digitale, utilizzando software di disegno vettoriale e successivamente rielaboro l’immagine con alcuni effetti.
Ogni artista ha dei riferimenti. Quali sono stati i tuoi Maestri? Sono una pittrice/illustratrice figurativa e ovviamente i miei gusti vanno in questa direzione, anche se mi piace osservare anche forme artistiche diverse come astrattismo e informale. Nella pittura del passato ovviamente i grandi delle varie epoche, quasi superfluo nominarli (Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Caravaggio in primis), poi l’arte moderna, le avanguardie, fino all’arte contemporanea che trovo molto contraddittoria. I miei riferimenti moderni sono Magritte, Klimt, Chagall, Picasso, Dalì, De Chirico, tra i grandi.
E tra quelli del nostro tempo?
Seguo i pittori emergenti contemporanei italiani ai quali mi sento molto vicina nei temi, come Ciro Palumbo, Elisa Anfuso, Claudia Giraudo.
Riguardo l’illustrazione seguo con ammirazione i contemporanei Maurizio Manzieri, Franco Brambilla, Giuseppe Festino, e soprattutto Paolo Barbieri.
Quali lavori ti hanno dato maggiore soddisfazione e adesso quali progetti stai elaborando?
Sono molto legata ai primi lavori di illustrazione che ho realizzato, sono i progetti più corposi composti di più illustrazioni. “Uomini e alieni” di Mike Resnick e “Vladimir Mei Libero Agente” di Donato Altomare.
Sono lavori acerbi ma li ricordo con grande soddisfazione, proprio per la difficoltà che avevo nell’esprimermi nella materia fantascientifica. Poi “Orologio veneziano”, “La Venere nera”, “Santiago” e altri ancora.
In pittura il mio ultimo progetto importante e che mi ha dato grandi soddisfazioni è “Metamorfosi del Mito – Un viaggio tra mitologia e fantascienza”. Undici dipinti di personaggi femminili della mitologia greca reinterpretati in chiave futuristica. Ho esposto questo progetto, terminato nel 2016, in tre mostre personali diverse tra Firenze, Roma e i Castelli Romani, tra gallerie e palazzi monumentali. In questo periodo ho appena terminato di illustrare la copertina di una delle prossime pubblicazioni delle “Edizioni della Vigna” e cioè “Costituzioni future”, mentre in pittura mi sto dedicando a due progetti, uno per un concorso e l’altro riguarda la Taralogia.
Con i suoi miti dell’antichità e con i mondi futuri o paralleli, Alexa vi avrà certamente incuriosito. Se volete saperne di piu’ scrivetele al suo indirizzo: info@alexacesaroni.it o visitate il suo sito cliccando su www.alexacesaroni.it.
Filippo Radogna