Ci sto pensando dal 25 maggio 2013, il giorno dopo la mia sorprendente (per me) elezione. Si tratta del quarto importantissimo scopo dell’Associazione: il Catalogo Vegetti.
In effetti il problema è gigantesco, ma bisogna fare qualcosa. Purtroppo non ho molta dimestichezza con l’informatica, le mie conoscenze si fermano ai programmi professionali da ingegnere, e i rapporti webepistolari, quindi vi prego di avere un po’ di pazienza se mi esprimerò in maniera non del tutto formale.
Nella mia professione accade a volte di trovarsi di fronte a problemi che sembrano di primo acchito insormontabili. In questi casi ho i mezzi e le competenze per risolverli, nonostante la loro apparente irrisolvibilità.
Nel caso del Catalogo Vegetti ho bisogno del vostro aiuto.
Dopo essermi consultato con l’insostituibile Salvo e con alcuni amici dell’Associazione che mi hanno dato preziosi suggerimenti, passo a esprimere la mia idea.
Esaminiamo il problema in maniera professionale, partendo da due assiomi (definizioni considerate vere che non hanno bisogno di dimostrazione):
Ora abbiamo i punti di partenza. Da questi si può subito trarre una conclusione lapalissiana: se vogliamo che il Catalogo Vegetti prosegua, occorre trovarne un surrogato più semplice.
Ebbene la mia idea si basa su due operazioni:
Qui sorgono vari problemi, tra i quali uno relativo alla quantità e uno alla qualità.
Per quanto riguarda la quantità, per primo dovrebbe interessarsi l’autore a inserire la propria opera in catalogo, in seconda battuta l’editore, ma anche il curatore di eventuali antologie, chi ha disegnato la copertina, ecc. Se l’opera non viene inserita significa che all’editore o all’autore non interessa che sia in Catalogo, per cui non saremo certo noi a preoccuparcene.
Per quanto riguarda la qualità, qui è certo necessario che ci sia un Responsabile con compito anche di Supervisore, di controllare che l’inserimento sia fatto per bene, senza errori, e rispondente alle norme che andranno a indicarsi.
Un altro problema riguarda il software. Ne occorre uno adatto e abbastanza efficiente, pur senza essere troppo complesso. Ovviamente non posso escludere che ci sia un costo a tutto ciò, ma sarebbe solo una tantum.
Naturalmente ci dovranno essere alcune condizioni.
-
L’opera dovrà essere di genere fantastico (onnicomprensivo);
-
l’autore dovrà essere italiano (o operante in Italia da non meno di 5 anni);
-
il Responsabile del Catalogo, nominato dall’Assemblea della World SF Italia, avrà carta bianca anche nell’escludere in tutto o in parte gli inserimenti, ma dovrà renderne conto al C.D.;
-
il Responsabile potrà farsi aiutare da quanti collaboratori vorrà, a condizione che sia lui l’unico ad assumersi la responsabilità della gestione del Catalogo;
-
il Catalogo Vegetti originale resterà guida insostituibile sino al momento della sua brusca sospensione;
-
il nuovo Catalogo potrebbe chiamarsi Catalogo Vegetti-WSFI;
-
il nuovo Catalogo sarà in qualche modo collegato al sito della World SF Italia
-
in ogni assemblea World SF Italia, si farà un resoconto della situazione del Catalogo Vegetti-WSFI;
-
sarà stabilito un Regolamento che bisognerà rispettare per l’inserimento delle opere e che potrà, di anno in anno, essere aggiornato dall’Assemblea della World SF Italia sulla base di proposte del Responsabile o di altri Soci.
In questo modo avremo IL Catalogo di Ernesto che resterà immutato, e un nuovo Catalogo che permetterà di proseguire, anche più modestamente, il suo lavoro.
Bene. Naturalmente è una proposta che sarà oggetto di discussione in sede assembleare, difatti la troverete nell’O.d.G. relativo alla convocazione dell’Assemblea che avrete a brevissimo. Non ditemi cosa ne pensate ora, non potrei seguirvi, ma vi prego di venire all’Assemblea con le idee chiare sì da iniziare un discorso che non sarà semplice da portare a termine.
Donato Altomare