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Il Montale a Raffaele Nigro

Per meglio comprendere dove va il nostro Paese, lo scrittore e giornalista lucano Raffaele Nigro ha scritto il saggio dal titolo “Il mondo che so. Viaggi in Italia” (Ed. Hacca-2019) nel quale narra dei luoghi che ha visitato nella Penisola e dei numerosi incontri che lo hanno arricchito sotto l’aspetto culturale e umano. Ed è proprio a Nigro, nella sua molteplice veste di intellettuale a tutto campo che quest’anno, in occasione di Matera Capitale europea della cultura, è stato assegnato il “Premio speciale Montale 2019 Fuori di Casa”, la cui cerimonia, organizzata dall’associazione culturale Amabili Confini si è svolta venerdì 20 nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi. Il volume è solo l’ultimo lavoro dell’autore di Melfi, già Premio Supercampiello 1987 con “I fuochi del Basento”, pietra miliare della letteratura contemporanea meridionalista e viaggio antropologico tra brigantaggio, favolistica medievale e realismo magico.
Come ha spiegato nel suo intervento la presidente del Premio, Adriana Beverini, è Carlo Levi, autore del “Cristo si è fermato a Eboli”, il collegamento tra Eugenio Montale (Premio Nobel per la Letteratura nel 1975, ndr) del quale fu amico, la Città dei Sassi e Raffaele Nigro. Per la presidente Beverini, Eugenio Montale, che come Nigro fu anche saggista e giornalista, utilizzava nei suoi scritti il viaggiare come chiave di lettura per spiegare l’esistenza singola e collettiva e in questo senso vale la pena ricordare il testo “Fuori di casa”. Anche Nigro nel suo ultimo volume “Il Mondo che so: viaggi in Italia” ci fornisce una lettura personale di un’Italia tra letteratura, cronaca, storia, società, cultura, antropologia, il tutto mediato dai suoi sentimenti. “L’autore lucano al quale siamo felicissimi di dare il nostro Premio -ha concluso Beverini- è anche un epico narratore di incontri tra popolazioni, essendo un cantore del Mediterraneo centro delle diverse culture”.
Tra gli interventi nella serata da citare quelli di Patrizia Minardi dirigente dell’Ufficio Sistema culturali della Regione Basilicata, dell’assessore comunale Mariangela Liantonio, del vicepresidente del Premio Barbara Sussi, e di Francesco Mongiello e Maria D’Agostino rispettivamente presidenti dei sodalizi “Amabili Confini” e “Matera Poesia 95”.
Nel ringraziare per il riconoscimento ricevuto Raffaele Nigro tra ricordi, riflessioni e aneddoti ha tracciato un’ampia parabola della sua avventura letteraria, giornalistica che lo ha portato a conoscere città e territori diversi tra loro così come differenti sono stati i tantissimi intellettuali che ha conosciuto e frequentato imparando ad apprezzarne cultura, pregi e difetti.
A chiusura della serata tutti i presenti hanno ricevuto in dono una copia de “ Il mondo che so. Viaggi in Italia”, autografata dallo stesso Nigro.

Filippo Radogna

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