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La fantascienza illustrata di Luca Oleastri

Luca OleastriLuca Oleastri è un illustratore di fantascienza e di fantasy conosciuto non solo in Italia. La sua è una personalità davvero multiforme, infatti proprio nel mondo del fantastico ha svolto tanti lavori per giungere a dedicarsi alla sua passione principale, appunto quella dell’illustratore e tanto meglio se ciò poi è divenuto il suo mestiere. Da oltre dieci anni Luca, con lo scrittore e fumettista Giorgio Sangiorgi, ha dato vita alle “Edizioni Scudo”, interessante iniziativa editoriale che sta via via sta crescendo. Gli abbiamo chiesto di raccontarci un po’ di sé e della sua attività professionale.

Luca, prima di tutto parlaci di te.
Sono nato a Bologna il 5 Gennaio del 1963 e oggi vivo sulle colline della mia città ai confini con la Toscana dove condivido la mia vita con Paola e con i miei gatti Leeloo e Artù. Tecnicamente sono un “hasbeen”. Sono stato molte cose: negli anni ’80 ho fondato “Newcinemagica”, azienda di effetti speciali per il cinema e la televisione con la quale ho operato per dieci anni, negli anni ’90 sono stato giornalista, ho condotto trasmissioni radiofoniche di cinema e ideato e gestito rassegne cinematografiche, sono stato responsabile e redattore dell’edizione italiana di “Fangoria” e “Gorezone”, riviste di cinema fantastico USA e di “Kaos”, magazine di giochi di ruolo. Alla fine degli anni ’90 ho fondato la casa editrice Planetario, pubblicando la rivista periodica mensile “Soft Air Adventures”, curando anche la realizzazione di diversi volumi e altre edizioni librarie. Dal 2000 ho lavorato come grafico, animatore 3D e product designer presso Nextia, azienda controllata dalla multinazionale Qubica. A partire dal 2005 lavoro come libero professionista sotto il marchio Rotwang Studio (www.rotwangstudio.com) e mi occupo di illustrazione, realizzando numerosissimi lavori di genere fantastico e fantascientifico soprattutto per il mercato dell’editoria estera, ma anche per il mercato dei giochi. Inoltre dal 2008 assieme allo scrittore Giorgio Sangiorgi in ambito associativo ho sviluppato l’iniziativa editoriale “Edizioni Scudo” (https://innovari.wixsite.com/edizioniscudo), specializzata nella promozione della letteratura fantascientifica e fantastica italiana e con all’attivo centinaia di volumi pubblicati. Detto questo la parola che mi contraddistingue di più è sicuramente “eclettico”. Essere eclettici può essere un vantaggio o uno svantaggio, dipende cosa si fa nella vita. Nel mio caso questa prerogativa ha avuto entrambe le valenze con una propensione per il vantaggio.

Quali aspetti ami della science fiction e perché?
Tutto direi, visto che sono un otaku della fantascienza e che a ben guardare vi ho dedicato integralmente la vita, sia a livello personale che professionale.

Sotto l’aspetto professionale com’è iniziato il tuo percorso?
Mi sono diplomato geometra. Il mio talento artistico è “spontaneo”, city-patrol-low infatti non ho avuto alcuna istruzione formale di carattere artistico. Sono infatti totalmente autodidatta, sia come artista che nella mia intera vita professionale. Diventare un illustratore di genere è stato uno dei miei sogni fin da quando ero giovane. Sono un avido lettore di science fiction. La maggior parte dei libri di fantascienza che riempiono gli scaffali della mia libreria di casa sono stati acquistati per la loro copertina. Sono anche un collezionista di gadget legati alla fantascienza e libri di illustrazione fantasy e fantascientifici (ho quasi ogni libro illustrato che è stato pubblicato, in tutto il mondo), e nel corso degli anni ho speso un sacco di tempo a studiarli e ammirare il lavoro degli illustratori di genere. Siccome non ho alcuna abilità nel disegno a mano libera, mi sono avvicinato alla grafica computerizzata.

Come nasce la tua ispirazione per dare vita ad un soggetto?
La mia ispirazione, soprattutto quando realizzo opere senza committenza, paradossalmente non è ragionata, ma casuale. Mi viene in mente una mezza idea e inizio a fare ricerca iconografica, poi magari vedo una cosa realizzata da qualcuno che mi esalta e mi dico “voglio assolutamente fare una cosa simile, anzi, quasi uguale!”, inizio a lavorarci su, e inevitabilmente il lavoro prende una piega diversa, a volte esattamente contraria alla mia fonte di ispirazione iniziale. In realtà è quando sono “sul pezzo” che sfrutto veramente la mia creatività. Come direbbe Brian Eno, uso le “strategie oblique”.

E dopo l’idea come procedi nella realizzazione?
La mia creatività è spesso conseguenza di visioni. Ho sempre immaginato scene simili a quelle che ora produco come illustratore, ma non sapendo disegnare non potevo mostrarle ad altri. Per molti anni ho realizzato modellini delle cose che immaginavo – visto che ho una certa capacità manuale – ma con il tempo questa forma di creatività mi parve limitata, anche se potevo filmare e “rendere reali” le mie creazioni. Quando scoprii la grafica 3D al computer, la trovai il mezzo adatto per esprimermi. Siccome sono una persona assai pratica, ho sempre cercato di monetizzare la mia creatività qualsiasi essa fosse, ed è quello che faccio oggi come illustratore.

A quali grandi artisti ti sentiresti di accostare il tuo stile?
explorer-low Per quello che riguarda il mio stile, anche se utilizzo tecnologie “moderne” per realizzarle, sono estremamente influenzato di grandi illustratori di fantascienza e fantasy degli anni ’80 come Chris Foss, Peter Elson, Syd Mead, Angus McKie, Chris Moore, Jim Burns e Fred Gambino, i quali hanno dettato uno standard estetico che dura fino ad oggi non solo per quello che riguarda l’estetica fantascientifica, ma anche del design degli oggetti e delle tecnologie moderne. Tutto sommato si può dire che ho uno stile “vintage anni ’80” seppure mediato con l’estetica di genere contemporanea, uno stile ancora assai apprezzato nel settore e che in un certo senso mi distingue da miei colleghi.

Tra i tanti lavori ultimamente hai realizzato numerose copertine per il mercato estero. Cosa ti ha dato maggiore appagamento nel tuo mestiere e attualmente quali progetti hai in corso?
In effetti ultimamente ho realizzato numerose copertine per saghe fantascientifiche seriali pubblicate sul mercato anglosassone. Mi ha molto divertito essere “costretto” a dare una continuità narrativa alle mie illustrazioni che andavano sulla copertina di otto volumi diversi. Per quello che riguarda i miei progetti futuri, oltre a continuare la collaborazione con Giorgio Sangiorgi in “Edizioni Scudo” sto lavorando (anche assieme a Giorgio) a diversi progetti che riguardano il mondo dei Giochi di Ruolo – quelli su carta alla D&D per intenderci. Da alcuni anni ho anche iniziato a collaborare professionalmente con Paola Giari, giovane illustratrice “elettronica” (ma non solo) di talento con la quale ho fondato Rotwang Studio, dove assieme produciamo un gran numero di illustrazioni su commissione che finiscono tutte sul mercato USA. Anche se certo non mi dispiace essere assai conosciuto professionalmente all’estero, il mio sogno nel cassetto è di essere profeta in patria come illustratore di genere.

E noi ti auguriamo che tutti i tuoi sogni si realizzino, frattanto continueremo a entusiasmarci con le tue fantastiche illustrazioni!

Filippo Radogna

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